CRTM Linosa
Istituito nel 1995 per opera di un gruppo di biologi e naturalisti romani e riconosciuto dalla Regione Siciliana, il CRTM di Linosa è uno dei primi centri di recupero realizzati in Italia ed ha al suo attivo centinaia di interventi. Nei primi anni la struttura si sostiene con varie forme di autofinanziamento e nel 2000, attraverso il progetto LIFE ”Azioni urgenti di conservazione di Caretta caretta nelle isole Pelagie” finanziato dalla Commissione Europea, può migliorare le sue attrezzature e accrescere lecapacità di intervento. Nel 2004 un ulteriore progetto LIFE, denominato DEL.TA, promosso dal Settore Conservazione Natura del CTS, che attualmente gestisce il Centro di Linosa, ha consentito tra l’altro di iniziare la sperimentazione di attrezzi da pesca a basso impatto, ideati per ridurre cheil numero delle catture accidentali delle tartarughe marine.
Il CRTM di Linosa fa parte della rete Tartanet, un network costituito da altri 12 Centri sparsi sul territorio nazionale, che collaborano attivamente attraverso lo scambio di esperienze e l’assistenza reciproca. L’edificio sorge a meno di 200 metri dalla spiaggia Pozzolana di Ponente, dove le tartarughe marine depongono le uova e dove, da 18 anni, lo staff del Centro protegge i nidi e fornisce assistenza alle schiuse. Il Centro è dotato di una zona veterinaria attrezzata per la diagnostica ,(analisi ematologiche, parassitologiche,radiologiche ecc.) e per la chirurgia, di una sala degenza con 10posti e di una piscina riabilitativa da circa 15.000 lt, alimentate da acqua di mare opportunamente filtrata e sterilizzata, dove gli animali recuperati vengono posti prima di essere restituiti al loro ambiente naturale Il pubblico può avvicinarsi ai grandi temi legati alle tartarughe marine visitando la sala espositiva dove diorami, pannelli e filmati raccontano il mondo delle tartarughe marine.
Principali attività del Centro:
- recupero, cura e riabilitazione tartarughe marine catturate accidentalmente negli attrezzi da pesca, spiaggiate o recuperate in mare in difficoltà
- prelievo di campioni biologici e misurazioni morfometriche da animali vivi e morti
- monitoraggio spiaggia di Pozzolana di Ponente e femmine nidificanti, protezione nidi e hatchlings
- marcatura e prelievo campioni di tessuto femmine nidificanti, recupero materiali biologici rimanenti nei nidi
- Formazione, informazione e sensibilizzazione per pescatori e turisti (4000 visitatori nel 2012)
Nel periodo 2009-2012 il centro ha condotto quasi cento interventi su individui di tartaruga feriti o in ogni caso conferiti al centro.
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