Pesca TartaFree

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Rapporto finale

Sintesi dei risultati conseguiti

After-Life

Piano After-Life

Layman's Report

I risultati del progetto Tartalife

Valutazione dell'impatto socio-economico dell'introduzione di sistemi di pesca a basso impatto

Report finale dell'Azione D3, dopo analisi ad hoc dei questionari compilati durante la fase di diffusione dai pescatori. 

Rapporto finale di valutazione della diffusione dei sistemi a basso impatto

In sintesi i risultati principali ottenuti con i dispositivi di mitigazione diffusi ai pescatori.

Rapporto Finale sull'utilizzo degli ami circolari

Il rapporto contiene i risultati ottenuti attraverso degli ami circolari. La riduzione del bycatch di tartarughe nella pesca con i palangari è stata circa il 30%.

Rapporto Finale sull'utilizzo dei TED

Il rapporto contiene i risultati ottenuti attraverso l'utilizzo dei TED. La riduzione del bycatch di tartarughe nelle reti a strascico è stata totale.

Rapporto Finale sull'utilizzo dei dissuasori luminosi

Il rapporto contiene i risultati ottenuti attraverso l'utilizzo dei dissuasori luminosi (LED UV). La riduzione del bycatch di tartarughe nelle reti da posta è stata totale.

Rapporto Finale sull'utilizzo delle nasse collassabili

Il rapporto contiene i risultati ottenuti attraverso l'utilizzo di nasse collassabili. La riduzione del bycatch di tartarughe è stata totale e le nasse si sono rivelate un ottimo strumento da utilizzare in alcuni periodi dell'anno in sostituzione delle reti da posta. 

Terzo rapporto Periodico sulla diffusione dei sistemi a basso impatto

Al termine del terzo anno di diffusione sono state svolte 175 campagne di pesca con ami circolari (su 250 previste) per l’Azione C1, 16 sessioni di prove in mare con il TED (su 38 campagne in mare) per l’Azione C2, 49 pescate con le nasse (su 60 previste) e 31 prove con i LED (su 60 previste) per l’Azione C3.

Secondo Rapporto Periodico sulla diffusione dei sistemi a basso impatto

Nel secondo anno di diffusione sono state svolte 42 campagne di pesca con ami circolari per un totale complessivo di 76 (su 250 previste) per l’Azione C1, 6 sessioni di prove in mare per un totale di 10 (su 38 campagne in mare) per l’Azione C2, 20 pescate con le nasse per un totale di 42 (su 60 previste) e 6 prove con i LED per un totale di 17 (su 60 previste) per l’Azione C3. I sistemi di dissuasione sviluppati nel corso del progetto hanno fino ad ora permesso di raggiungere gli obiettivi prefissati di ridurre le catture accidentali di tartarughe marine e di non influenzare negativamente le catture commerciali.

Primo rapporto periodico sulla diffusione dei sistemi a basso impatto

A partire da Giugno 2015, è iniziata la fase di diffusione dei sistemi a basso impatto nella pesca professionale (palangari, strascico e reti da posta), che ha previsto una prima serie di uscite in mare con osservatori a bordo di motopesca commerciali per studiare la reale efficacia dei dispositivi proposti. Durante il primo anno di fase di diffusione (Azione C) sono state svolte 34 uscite valide per l’Azione C1 (24, Unimar; 10, AMP Isole Pelagie), 4 uscite per l’Azione C2 (CNR-ISMAR) e 33 per l’Azione C3 (nasse e dissuasori luminosi, CNR-ISMAR).

Rapporto tecnico degli osservatori a bordo relativo alla messa a punto del TED

La fase di messa a punto del TED sperimentale ha previsto 5 distinte campagne sperimentali. Le condizioni meteo-marine avverse, che in alcune campagne hanno resa difficoltosa la sperimentazione, e la necessità di raggiungere il setup ottimale della griglia, hanno reso necessario ricorrere a cinque campagne di ricerca in mare, non previste in fase progettuale. Le campagne hanno previsto uno sforzo considerevole in termini di personale impiegato: 17 persone tra ricercatori, tecnici e tesisti più 7 membri di equipaggio sono stati impegnati in questa fase. Le campagne sono state condotte rispettivamente dal 26/02 al 14/03/2014 e dal 17/05 al 25/05/2014, dal 13/10 al 18/10/21014, dal 24/02 al 03/03/2015 e infine dal 18/03 al 20/03/2015, per un totale di 110 cale a strascico monitorate. Le diverse campagne hanno via via consentito di inserire alcuni cambiamenti al design della sezione di rete interessata dal TED. Tali cambiamenti hanno consentito di migliorare ulteriormente le performance del TED e di raggiungere un setup ottimale.

Primo rapporto periodico sulla diffusione dei sistemi a basso impatto

I monitoraggi realizzati durante la fase di diffusione (Azioni C1, C2 e C3) sono oggetto di lavoro dell’azione D1 del progetto TARTALIFE, che ha come scopo principale quello di valutare tali dispositivi di mitigazione in termini di efficacia della riduzione del bycatch e di performance di pesca. Il presente documento rappresenta il “Primo rapporto periodico sulla diffusione dei sistemi a basso impatto”, che si basa sui monitoraggi svolti nel periodo Luglio-Dicembre 2015 dagli osservatori del CNR-ISMAR di Ancona per lo strascico e reti da posta e dell’AMP Isole Pelagie per i palangari.

Rapporto tecnico relativo allo sviluppo e sperimentazione della nuova tipologia di nassa

La pesca con le reti da posta rappresenta la pesca tradizionale più diffusa lungo le coste italiane e mediterranee, ed è l’attività preponderante della piccola pesca costiera. A questo proposito, la scelta di proporre un attrezzo alternativo alle reti da posta per ridurre il bycatch delle tartarrughe è ricaduto su un’altra tipologia di attrezzo tradizionale, che nonostante abbia perso importanza nel corso tempo, risulta sempre essere tutt’ora un attrezzo usato dai pescatori: la nassa.

Rapporto tecnico relativo allo sviluppo e sperimentazione del dissuasore visivo

Lo studio di appropriate misure tecniche di mitigazione potrebbe essere una buona soluzione per ridurre i tassi di cattura accidentale e di mortalità per gli individui di C. caretta, registrati annualmente nelle acque del Mediterraneo. Sfortunatamente le misure di mitigazione pronte per essere adottate nelle reti da posta sono poche, e la loro attuazione non è facile e/o gli effetti positivi non sono sempre assicurati. La scelta di utilizzare particolari dissuasori visivi da applicare alle reti da posta ha preso spunto dalla sperimentazione portata avanti da Wang et al. 2013, dal momento che in Mediterraneo nessun tipo di dispositivo di mitigazione è stato mai sperimentato.

Rapporto sul questionario per i pescatori (Azione A3)

Da questa sezione è possibile scaricare il questionario destinato ai pescatori volto a raccolgiere informazioni sulle catture accidentali

Programma degli infoday (Azione E1)

Da questa sezione è possibile scaricare il programma degli infoday, finalizzati alla descrizione del progetto TartaLife

Monitoraggio iniziale (Azione D1)

Il monitoraggio iniziale ha previsto un attento lavoro di indagine bibliografica per identificare il problema delle catture accidentali di tartarughe marine in Italia. In particolare sono stati definiti gli attrezzi, le loro caratteristiche tecniche e le aree che potenzialmente rappresentano un rischio concreto per la protezione della tartaruga marina Caretta caretta. In ultima analisi sono state considerate le possibili misure di mitigazione. Da questa sezione è possibile scaricare il report iniziale.

Workshop informativo sull'uso degli ami circolari (Azione C1)

Da questa sezione è possibile scaricare il programma di formazione rivolto ai pescatori sull'uso degli ami circolari nei palangari per ridurre le catture accidentali di tartarughe marine. 

Seminari informativi sull'uso del TED (Azione C2)

Nell'ambito dell'azione C2 è statoelaborato un programma di massima per illustrare le modalità d'uso del TED. La messa a punto del TED procederà durante il primo anno di TartaLife pertanto il programma potrà essere ulteriormente aggiornato alla luce dei risultati conseguiti (video Griglia).

Primo rapporto sulla fase di messa a punto dei TED (Azione C2)

Nel primo anno di TartaLife sono state condotte alcune campagne di messa a punto per perfezionare le performance del TED e ridurre le possibili perdite commerciali (video Griglia).

Cenni di ecologia e biologia delle Tartarughe marine e problematiche legate alla pesca (Azione C5)

Da questa sezione è possibile scaricare il programma dei corsi rivolti principlamente agli operatori dei centri di recupero.

Opuscolo informativo TartaLife (Azione E1)

Da questa sezione è possibile scaricare l'opuscolo informativo sul progetto TartaLife

Questionario per i pescatori (Azione A3)

Da questa sezione è possibile scaricare il questionario sottoposto ai pescatori italiani per approfondire le conoscenze sulle catture accessorie di tartarughe marine e programmare le fasi successive di TartaLife. 

Questionario per gli operatori dei centri di recupero (Azione D2) 

Da questa sezione è possibile scaricare il Questionario rivolto agli operatori dei centri di recupero, studiato per indirizzare le attività di TartaLife.

 




TartaLife è un progetto di

  • ISMAR Istituto di Scienze Marine - CNR Consiglio Nazionale delle Ricerca

partner del progetto TartaLife

  • Area marina protetta - Isole Egadi
  • Area marina protetta - Isole Pelagie
  • Fondazione Cetacea Onlus
  • Parco Nazionale dell'Asinara
  • Consorzio Unimar
  • Legambiente
  • Provincia Regionale Agrigento

cofinanziatori del progetto TartaLife

  • Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
  • Regione Marche

con il contributo di

  • Life
  • Rete Natura 2000


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