CRTM di Grosseto
Il CRTM di Grosseto è gestito fin dal 1993 dalla Onlus Club Subacqueo Grossetano. Ad oggi sono stati recuperati un totale di 222 individui appartenenti alla specie Caretta caretta: 51 esemplari sono stati trovati morti nelle reti o spiaggiati, 12 sono deceduti durante la degenza all’Acquario e 158 sono stati riabilitati e successivamente liberati in mare. Due esemplari sono attualmente ospedalizzati e in attesa di essere rilasciati.
Attualmente il centro opera con autorizzazione in deroga al D.P.R. 357/97, con scadenza novembre 2016 ed è inserito nella rete toscana coordinata dall’Osservatorio Toscano dei Cetacei e delle Tartarughe Marine (OTCT).
Il CRTM collabora con il Dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Pisa (Dott. Paolo Luschi) per il monitoraggio satellitare di 8 esemplari, con l’Università di Siena per lo studio della presenza e degli effetti degli inquinanti sulle tartarughe marine e con L’università di Firenze per indagini microbiologiche fecali sempre su Caretta caretta. Il Centro è dotato di cinque vasche dotate di impianti di filtrazione a circolo chiuso e continuo. Per le diagnosi e le cure agli esemplari, il Centro si avvale della collaborazione di alcuni studi veterinari di Grosseto. Sugli esemplari morti (recuperati tali o morti durante la degenza), i veterinari e gli operatori scientifici effettuano le indagini necroscopiche per verificare la causa della morte e analizzare i contenuti stomacali ed intestinali.
Durante gli anni il Centro ha cercato di sensibilizzare i pescatori locali al problema delle catture accidentali attraverso incontri informativi e formativi. Inoltre vengono svolte costantemente attività didattiche sugli ecosistemi marini con le scuole di tutta la Provincia di Grosseto.